LA STORIA

La storia di SpazioGioco viene da lontano!

Da quando è stata lanciata pubblicamente l’idea di realizzare uno spazio gioco comunale , molte persone hanno voluto dare il proprio contributo nella stesura di un progetto che potesse rispondere alla domanda di progettualità pervenutaci dal Comune al primo incontro avuto.

 

Vi riportiamo i vari capitoli del progetto:

1) LA STORIA

Ci siamo innanzitutto raccontati. Da dove veniamo? E’ una storia breve ma intensa la nostra, e con un grande futuro davanti.

2) LE PREMESSE PSICO-PEDAGOGICHE

Abbiamo poi analizzato le premesse psico-pedagogiche, per essere certi di fare “la cosa giusta”. Può uno spazio gioco essere utile allo sviluppo armonico del bambino?

3) IL CONTESTO PAVESE

Ci siamo poi soffermati sul contesto cittadino per indagare quali siano le criticità del territorio, prima tra tutte quella climatica, ma anche per mappare e valorizzare anche le tante proposte che Pavia ha per i suoi giovani abitanti.

4) IL QUESTIONARIO PER I CITTADINI

Abbiamo scelto di dare voce ai cittadini, lanciando un questionario rivolto ai genitori pavesi per indagarne “sogni e bisogni”. Compilato da oltre 600 genitori, ha dato importanti indicazioni per il nostro progetto:

5) MANIFESTAZIONI DI INTERESSE ALL’UTILIZZO DELLO SPAZIO GIOCO

Associazioni, professionisti, gruppi informali, società, ditte e cooperative hanno espresso il proprio interesse all’utilizzo di uno spazio gioco pubblico, proponendo attività e servizi per i bambini e per i genitori e candidandosi a svolgere mansioni organizzative o a corollario dell’intera gestione.

PS E’ sempre possibile, anzi fortemente consigliato, manifestare il proprio interesse. 

Se avete attività da proporre, compilate questo modulo

6) LE BUONE PRASSI

Ci siamo poi guardati intorno, alla ricerca di buone prassi e casi virtuosi da analizzare, indagando cosa avviene in Lombardia e nel resto dell’Italia. Nello specifico abbiamo indagato:

7) LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA E GLI SCENARI POSSIBILI

Infine abbiamo individuato i possibili costi e i possibili introiti, ipotizzando tre livelli di sviluppo del progetto, in uno spazio minimidi maxi, sviluppando un modello gestionale completamente comunale, o in collaborazione con i genitori e proponendo eventuali altre fonti di entrata.