Al fine di spiegare meglio come intendiamo garantire la sostenibilità economica dello Spazio Gioco, approfondiamo il tema del fundraising da privati e aziende.

Per un progetto come questo, a forte vocazione sociale, è importante la presenza di entrate derivanti dal contributo pubblico e dalle fondazioni erogatrici, per sostenere i costi non coperti dalla sola vendita dei servizi. Al tempo stesso, quando queste risorse non bastano, l’appello al privato diventa l’unica strada per raggiungere un obiettivo così importante come quello che ci prefiggiamo.

Il fundraising, secondo il Prof. Henry Rosso dell’Indiana University, che viene riconosciuto internazionalmente come il padre del fundraising moderno, “è la gentile arte dell’insegnare la gioia del donare”. E’ con questa logica che vogliamo attivare il fundraising per lo Spazio Gioco, ovvero non soltanto raccogliere denaro ma soprattutto proseguire nel coinvolgere la collettività intesa come privati (singoli e famiglie) e aziende affinché si attivino come donatori (di tempo, denaro, beni e servizi) per sostenere quello che è un progetto anche loro.

E’ evidente come questo progetto sia desiderato dalla popolazione: a oggi il progetto dello Spazio Gioco è riuscito ad aggregare costruttivamente decine e decine di persone, nell’esprimere un’esigenza ma soprattutto nel lavorare congiuntamente per dare una soluzione, sostenuti molto da vicino da centinaia e centinaia di persone.

I numeri parlano chiaro:

  • 1200 persone hanno sottoscritto la petizione per uno spazio gioco al chiuso.
  • 600 persone hanno compilato il questionario, in rappresentanza di circa 900 bambini. 
  • Circa 40 persone hanno lavorato attivamente alla stesura di questo progetto, mentre molte altre hanno svolto altri compiti non strettamente correlati.
  • Circa 400 sono i disegni dei bambini che abbiamo raccolto. Hanno pensato e disegnato come vorrebbero uno spazio gioco.
  • 1200 sono i “like” alla pagina Facebook Spazio GIoco 
  • 130 persone si sono dette disponibili a collaborare in diversi modi alla progettazione e alla realizzazione del progetto. Il 30% delle persone che hanno compilato il questionario.

Ma il dato più importante è lo 0. Non abbiamo ancora trovato qualcuno che non sia d’accordo con questo progetto. 

Il valore di coinvolgere le persone

In termini di fundraising questo coinvolgimento è un elemento fondamentale in quanto si basa totalmente sulle relazioni, dirette e indirette, ovvero anche con quelle che oggi non ci sono ancora ma che le persone coinvolte saranno in grado di portare.

In questa fase embrionale, in cui le variabili sono ancora molte, non abbiamo definito una strategia dettagliata di fundraising, ma da una prima analisi è possibili ipotizzare le modalità con cui verrà attuata.

Prima di tutto si procederà a definire la buona causa, ovvero quella da comunicare con forza alla collettività, che verrà declinata in una mission e una vision. 

Si procederà poi a stendere una dettagliata mappa relazionale, ovvero cercando di capire le potenzialità di coinvolgimento di ogni singolo soggetto che si è  avvicinato al progetto. In realtà la mappa relazionale è già in fase di definizione e i primi contatti hanno mostrato la forza di questo progetto per il quale le persone sono disponibili, oltre a mettere del proprio, anche a coinvolgere amici, parenti e colleghi affinché i bambini della nostra città abbiano uno spazio idoneo in cui giocare e crescere.  

Ipotesi di azioni di fundraising

Per avviare le attività di fundraising si ipotizza di realizzare:

– una campagna di crowdfunding civico 

Attraverso questo tipo di campagne è possibile coprire parte dei costi di allestimento e startup. Sono attività ideali per i progetti nati dalla collettività che vedono un forte coinvolgimento perché si basano esclusivamente sulla trasposizione digitale del più tradizionale passaparola. E’ fondamentale il coinvolgimento diretto come donatori di gran parte di coloro che hanno espresso interesse per il progetto, ma proprio in forza del passaparola si può prevedere con discreta certezza anche l’estensione della campagna a parenti, amici e colleghi. Inoltre, data la grande visibilità dell’iniziativa, è possibile prevedere il mobilitarsi anche di donatori normalmente esterni al crowdfunding, come per esempio aziende che, attirate dalla visibilità, potrebbero sostenere il progetto con sponsorizzazioni.

– una campagna di corporate fundraising

Si tratta di attività rivolte alle aziende, ovvero campagne per attirare l’interesse delle aziende del territorio affinché sostengano questa iniziativa inserendola nell’ambito dei loro percorsi di Corporate Social Responsability (CSR). Va evidenziato che in questo periodo storico, in cui la sostenibilità sociale e il valore condiviso sono diventati argomenti di comunicazione promozionale delle aziende, un progetto come lo Spazio Gioco sarebbe sicuramente di grande interesse per aziende di medio/grandi dimensioni. Al tempo stesso può essere strategico coinvolgere anche le aziende e le realtà di piccole/medie dimensioni che potranno contribuire, sia in termini economici che di beni o servizi, in funzione delle disponibilità.

– degli eventi continuativi 

Può essere interessante realizzare durante l’anno eventi e occasioni di aggregazione per tenere alta l’attenzione e coinvolgere fisicamente le persone che sono state raggiunte attraverso media locali e internet. La grande offerta di attività raccolte in termini di manifestazioni di interesse da parte di associazioni e professionisti che offrono servizi per i bambini può in questo caso essere vista nuovamente come risorsa anche per eventi.

– delle mini campagne di personal fundraising 

Da realizzare in occasione di eventi singoli, come i compleanni dei bambini che insieme alle loro famiglie sceglieranno di realizzare la festa all’interno dello Spazio Gioco. Questo tipo di campagne, grazie all’avvio di uno specifico servizio di Facebook, negli ultimi 4 anni ha avuto una crescita esponenziale e possono garantire un gettito continuativo al progetto per il suo sostegno nel lungo periodo.

Naturalmente è possibile prevedere anche altre tipologie di iniziative (banchetti, direct mailing) e potranno essere valutate man mano che il progetto prenderà forma.

Trattandosi di una iniziativa completamente nuova non è possibile fare una previsione attendibile sui risultati del fundraising. 

Al tempo stesso, alla luce dei costi preventivati e della mappa relazionale che si sta definendo, è possibile ipotizzare che dall’attività di fundraising strutturato possa derivare tra il 30% e 40% dei fondi necessari per lo startup e tra il 20% e il 30% dei fondi per il sostegno continuativo negli anni all’iniziativa. 

Per questo motivo è fondamentale focalizzarsi anche sulle erogazioni da parte di fondazioni bancarie e a tal proposito si sta già individuando a quali rivolgerci e con quali modalità. Può essere strategico prendere in considerazione non solo le due fondazioni cittadine, ma anche altre meno sollecitate dal nostro territorio e che potrebbero essere comunque interessate a progetto Spazio Gioco dato che hanno filiali nella nostra città.

L’ideale sarebbe ottenere da questo tipo di donatori, un ulteriore 30% o più dei fondi necessari allo startup (difficilmente concedono fondi per la gestione ordinaria). 

Naturalmente anche il contributo pubblico avrebbe un peso importante nella buona riuscita del progetto, soprattutto tenendo conto che è un’iniziativa partita dalla collettività, dalle famiglie e dai singoli, ai quali si sono poi aggregate associazioni e enti.