Diventare genitori

In città è presente un consultorio familiare all’interno dell’azienda ASST Pavia (via Indipendenza) per l’assistenza sanitaria-psicologica e sociale all’individuo, alla coppia e alla famiglia nelle diverse fasi della vita. Tra le attività disponibili: assistenza alla gravidanza (assistenza clinica con appoggio presso le strutture ospedaliere dell’ASST e corso preparto), al puerperio, al post parto, massaggio neonatale, sportello psicologico, sportello per l’Adozione Nazionale e Internazionale e per l’Affido familiare. Si segnala anche uno spazio giovani dedicato ai ragazzi tra i 14 e i 24 anni e dedicato alla sessualità.

Vi si affiancano altri due consultori (Consultorio Familiare, via Bernardino da Feltre, Psicologica, viale della Libertà) che offrono percorsi nascita, incontri post parto, massaggio infantile e sostegno all’allattamento oltre che assistenza clinica alla gravidanza e sostegno psicologico alla coppia e alle famiglie.

Alcune associazioni (includenti ostetriche, psicologhe, ginecologhe)  offrono corsi preparto, sostegno al post parto e psicologico alle famiglie gratuitamente o a fronte del pagamento di una quota. 

Asili nido e scuole d’infanzia

A Pavia si contano 7 asili nido comunali e uno gestito in convenzione con una cooperativa. Nel complesso queste strutture ospitano 400 bambini in età 0-3 anni e attualmente si contano 130 bambini in lista d’attesa. Le rette sono calcolate sulla base del modello ISEE e, grazie anche all’introduzione della misura nidi gratis (finanziata da Regione Lombardia dal 2016), la frequenza ai nidi è attualmente accessibile anche a famiglie con reddito basso.

Gli asili nido privati costano mediamente più del pubblico (circa 600 euro al mese) e questo significa per tante famiglie parecchi sacrifici economici o addirittura dover affrontare la scelta (generalmente da parte della madre) tra lavorare e restare a casa per accudire i piccoli.

Si segnala un Centro Prima Infanzia, gestito da Acli Pavia che offre un luogo dedicato al gioco per i bimbi 0-3 anni non inseriti in asili nido, dove questi possono incontrare coetanei supervisionati da educatori professionali durante la mattina, escluso il pasto. 

Le scuole d’infanzia, invece, riescono ad accogliere tutti i bambini che ne fanno richiesta. In questo caso i servizi sono comunali o statali e questa è, lo ricordiamo, una anomalia del contesto pavese che impone un impegno gravoso per l’Amministrazione comunale che, a differenza di moltissime altre città italiane che hanno scuole d’infanzia solo statali, è costretto a farsi carico di un impegno di spesa molto maggiore.

Nelle scuole statali i servizi di pre e post scuola sono gestiti da società, associazioni o cooperative e in tutti i casi sono a pagamento.

In tutti i servizi pubblici per la fascia 0-5 anni non sono previste attività pomeridiane aggiuntive oltre all’orario scolastico (corsi di pittura, corsi di inglese…) come invece accade in alcune strutture private che peraltro aprono queste attività a pagamento anche ai bambini che frequentano altre scuole.

Attività extracurriculari nelle scuole primarie e secondarie inferiori

I dati pubblicati dall’ultimo report sulla Povertà Educativa in Italia (Save the Children, maggio 2018) evidenziano come la scuola sia lo spazio fondamentale di crescita per tutti i minori e di potenziale affrancamento per quei minori che vivono in contesti socio-economico-familiari di svantaggio o fragilità. Inoltre mostrano come la frequenza continuativa di spazi che propongono attività sportive e culturali (andare a teatro, fare un corso di pittura, avere accesso ad una rete internet, leggere dei libri) sia un fattore in grado di favorire veri percorsi di resilienza e di emancipazione dalle situazioni di disagio delle famiglie di provenienza.

Se ne deduce che offrire delle opportunità di attività pomeridiane extracurricolari sia fondamentale, ma non sempre facile o possibile in relazione alle risorse disponibili.

A Pavia sostanzialmente tutte le scuole offrono in misura diversa attività in orario extrascolastico. L’offerta per i bimbi di età > 6 anni è quindi piuttosto ampia  e variegata.

Per quanto riguarda le scuole primarie è ormai garantito in tutti gli Istituti l’orario prolungato fino alle 16.30. In alcuni casi vengono sviluppati dei progetti che prevedono ore extracurricolari di teatro, lingua, musica o svariate attività sportive (anche con possibilità di accesso gratuito per un numero limitato di lezioni all’interno del progetto scuolaExsport 2019-2020 attivato dal comune di Pavia).

In alcune scuole secondarie pavesi è garantito un servizio di post scuola per tutti i giorni della settimana (fino alle 16.30), gestito da enti esterni e a pagamento. A fianco di questo sono proposte diverse attività al di fuori del canonico orario scolastico: pittura, teatro, le più svariate attività sportive, musica, potenziamento delle lingue straniere (inglese, francese, tedesco, spagnolo) con possibilità di preparare le varie certificazioni internazionali. Queste sono generalmente a pagamento, ma con costi calmierati rispetto all’offerta di attività analoghe ma gestite al di fuori della scuola e si sviluppano all’interno di un ambiente conosciuto e protetto. Questo tipo di offerta varia da istituto a istituto e si modifica, di anno in anno, sia sulla base delle proposte fatte dai diversi enti proponenti, sia sulla base delle richieste dei ragazzi e delle famiglie che possono decidere se aderire o meno.

Per i ragazzi che ne necessitano sono inoltre previsti corsi di recupero per le diverse materie, gratuiti e gestiti direttamente dai docenti.

Andiamo al parco

Le due principali aree verdi della provincia città sono il parco del Ticino, lungo tutto il corso dell’omonimo fiume (quartieri centro, borgo e Pavia ovest), e il parco della Vernavola (quartiere città Giardino, pavia nord-est). Sono aree molto belle e in parte riqualificate per essere percorse a piedi e in bicicletta. Gioverebbe sicuramente una manutenzione del verde più assidua e una maggiore presenza di strutture dedicate alle famiglie e all’infanzia (aree pic-nic attrezzate, altalene, scivoli, giostrine, porte da calcio…).

I due boschi cittadini Bosco Grande e Oasi Bosco Negri sono altre due realtà importanti. Grazie al lavoro di due Associazioni che si occupano di didattica ambientale e di animazione naturalistica queste due aree sono state riqualificate e vi si possono trovare iniziative per le scuole d’infanzia, primarie e secondarie, ma anche per tutti i bimbi della città (a partire dai 3 anni di età) soprattutto nel periodo estivo e nei fine settimana.

A Pavia si contano poi 28 parchi gioco, tutti ben dislocati nei differenti quartieri della città e aperti per la maggior parte delle ore della giornata per tutto il corso dell’anno.

Di questi, 2 sono attualmente in disuso o divenuti “aree di sgambamento cani”. Dei restanti 26 solo 3 parchi ospitano giochi accessibili anche a bimbi disabili (quando non sono transennati perché rotti) e solo 4 parchi sono stati riqualificati recentemente (negli ultimi 5 anni) e attrezzati con giochi nuovi grazie al supporto (insieme all’amministrazione comunale) di gruppi di cittadini che li hanno “adottati”. Anche per altri 2 parchi si stanno mettendo in atto operazioni di “salvataggio” di questo tipo.

Più spesso però quello che si osserva nei parchi pubblici è l’incuria per le aree verdi, la scarsa/assente manutenzione dei giochi che diventano delle pericolose trappole per i bimbi, la sporcizia. Negli ultimi mesi si è ulteriormente aggravata la situazione con la ricomparsa delle famigerate siringhe tra l’erba dei parchi gioco.

I parchi gioco all’interno degli oratori cittadini sono sicuramente meglio tenuti e protetti da incursioni esterne. Molto spesso sono attrezzati con campi da calcio o da pallacanestro. Per contro sono solitamente inseriti in spazi più contenuti e non dotati di ampie aree verdi come invece gli altri parchi cittadini; inoltre hanno orari di apertura al pubblico più ristretti.

Esistono poi alcune aree attrezzate (con gonfiabili e giostre) a pagamento.

In generale tutte le aree verdi pavesi pagano il salato prezzo al clima ed alle zanzare pavesi che ne limitano moltissimo l’utilizzo.

E quando piove?

A Pavia purtroppo non esiste uno spazio comunale dedicato al gioco ed in generale alle attività al coperto, fatta eccezione per la Biblioteca dei Ragazzi “Paternicò Prini” che, oltre ad un servizio di prestito libri, offre anche uno spazio attrezzato per i piccoli per leggere e per svolgere dei laboratori in alcuni pomeriggi. Non esistono neppure vere e proprie ludoteche private, solo all’interno dei centri commerciali ed in alcuni asili nido privati è offerto il servizio di baby parking.

Per i bimbi che frequentano le scuole primarie e secondarie inferiori sono stati attivati per l’anno scolastico 2019-2020 (vedi carta dei servizi doposcuola Pavia) 26 doposcuola/spazio compiti compresi quelli attivati presso le scuole stesse (3), quelli gestiti da associazioni cooperative ed enti privati (18), quelli gestiti da diverse associazioni presso gli oratori (5). Queste attività sono in parte gratuite ed in parte a pagamento e si svolgono con incontri settimanali o su appuntamento. Talvolta sono dedicati particolarmente a bambini con disturbi dell’apprendimento o hanno un target più rivolto ai minori stranieri ed al loro inserimento nella scuola e nella società in generale. In alcuni casi è anche previsto un più generale supporto alla genitorialità.

Molteplici sono le attività sportive che i bimbi possono svolgere presso le diverse strutture pavesi. Normalmente sono però offerte a partire dai 3 anni di età, fatta eccezione per il nuoto (corsi di nuoto bebè per mamma e bambino). Si tratta di corsi a pagamento con alcune eccezioni per i corsi attivati nelle scuole.

I corsi di musica, di teatro, i laboratori di lettura, di pittura sono ben rappresentati sul territorio e gestiti da diverse associazioni, cooperative, privati cittadini che offrono queste attività ai bimbi pavesi (talvolta anche con età inferiore ai 3 anni) o a cadenza settimanale o in occasione di eventi specifici. 

Verso una ludoteca, tutti insieme (fare rete, comunicare, includere)

In sintesi a Pavia gli eventi interessanti ci sono, ma sono poco coordinati, poco e male pubblicizzati, o addirittura sovrapposti. Per le famiglie diventa quindi impegnativo anche solo la raccolta delle informazioni sulle attività che si svolgono in città.

L’associazione Mamme Connesse rappresenta un tentativo di fare informazione sui social rispetto alle attività rivolte ai bimbi nel territorio pavese, oltre che fornire un servizio che mette in relazione (seppur virtuale) le famiglie di questa città.

Il Comune di Pavia a partire dal mese di novembre 2019 propone ai bimbi e alle famiglie dei cicli di attività nel fine settimana con il progetto “Divertiamo Pavia” con l’intento di farsi vetrina per le attività pavesi per l’infanzia.

Una gran parte degli enti che si occupano di attività per l’infanzia e le famiglie a Pavia ha manifestato interesse ed intento di collaborazione con il progetto Spazio Gioco.

Grazie a questo lo Spazio Gioco assume anche il valore di far conoscere, coordinare e mettere a sistema queste realtà, ottenendo come effetto la possibilità di dosare, incasellare e pubblicizzare le proposte al meglio. 

Inoltre, trovandosi al centro di una fitta rete di attività, lo spazio gioco potrebbe raccogliere in modo efficiente le istanze e le richieste delle famiglie per convogliarle verso l’ente in grado di rispondere in modo più efficace (una sorta di baby-sportello).

La ludoteca così intesa diventerebbe lo spazio di riferimento per le famiglie che qui troverebbero le risposte ai loro molteplici bisogni e lo spazio che promuove le esperienze preesistenti sul territorio per metterle a disposizione di tutti.

Infatti una ludoteca pubblica, se davvero è aperta, accessibile e inclusiva, non solo è un sostegno al welfare familiare, ma diventa anche uno strumento che incide e modifica fortemente il contesto in cui i bambini vivono diventando lo spazio “catalizzatore” di moltissimi interventi positivi sulla vita di tutti. Una ludoteca può e deve diventare lo spazio in cui tutti i bambini e i ragazzi della nostra città possono giocare, crescere, imparare, scoprire e coltivare le proprie inclinazioni e il proprio talento. 

Il contesto

Abbiamo voluto indagare le criticità ma anche le risorse del territorio, racchiudendo queste ultime all’interno di una mappa dinamica, in continuo aggiornamento.

Le sezioni indicate sono: