Essere un bambino a Pavia non è mica facile

Il primo fattore che rende difficile essere un bambino a Pavia è il clima. Che Pavia si trovi in una fascia di clima “temperato” lo apprendiamo solo dai manuali scolastici. La realtà dei fatti è ben diversa. Per quanto valore possa avere una “classifica del clima”, il “Sole 24 ore” ha pubblicato uno studio che pone Pavia in vetta alle città italiane con il clima peggiore

Nulla di nuovo, sono sotto gli occhi di tutti il flagello della nebbia e delle piogge in autunno, il freddo pungente in inverno, il caldo opprimente in estate. In primavera si raggiunge poi il paradosso per cui, terminate le piogge, al primo sole, incomincia il periodo delle zanzare.

La pioggia a Pavia cade in media quasi due volte a settimana. I mesi in cui piove meno (da novembre a marzo) sono anche quelli dove è più lenta l’asciugatura dell’erba e dei giochi ad opera del sole. Per cui, anche se non piove, è molto probabile che sia tutto bagnato.

L’umidità, secondo i tecnici dell’Osservatorio Metereologico Pavese, è sostanzialmente uniforme tutto l’anno, con valori (molto elevati) compresi tra l’85 ed il 90%.

Un discorso a parte merita il problema degli insetti che, nonostante i tentativi di disinfestazione, l’uso di repellenti e gli altri tentativi di controllo, rende quasi impraticabile la vita sociale all’aperto da fine maggio a fine settembre, soprattutto negli spazi verdi.

Peraltro non si tratta solo di zanzare comuni, nelle classifiche di diffusione della zanzara tigre Pavia si colloca sempre nelle posizioni di vertice. 

Infine, per quanto anche in questo caso “la classifica” delle città più inquinate da PM10 sia soggetta a variabilità, nell’ultimo rilevamento Pavia si posiziona al terzo posto in Italia, indice di una qualità dell’aria davvero poco raccomandabile.

Il contesto

Abbiamo voluto indagare le criticità ma anche le risorse del territorio, racchiudendo queste ultime all’interno di una mappa dinamica, in continuo aggiornamento.

Le sezioni indicate sono: